OLTRE LE BARRIERE PER FAR VINCERE LA PACE!
Carcere di Milano-Bollate, 17 maggio 2022
Ti sei mai chiesto cosa si viva dentro un carcere? Chi ci possa essere o come possa stare chi è lì detenuto? Io, francamente prima di entrarci la prima volta, non ci avevo mai pensato. Perché in fondo un carcere è un carcere. E’ un posto brutto dove ci vanno i cattivi. E’ un posto chiuso e tale deve rimanere. Ma ciò che è chiuso non lo si conosce e ciò che non si conosce fa spesso paura.
Per questo motivo, il 17 Maggio 2022, il carcere si è aperto. Si è aperto ad una cinquantina di esterni provenienti dalla Toscana e da altre Regioni italiane, per quella che è stata la VI edizione di “Oltre la Barriera. Una Partita da Vincere!”: un triangolare di Calcio a 9 tra squadre miste (interni ed esterni) svoltosi all’interno della II Casa di Reclusione di Milano Bollate.
Un evento sportivo, educativo e d’inclusione sociale realizzato da Rerum, con il sostegno della Fondazione Migrantes in collaborazione con l’Area Educativa del carcere e della Polizia Penitenziaria, che ha permesso agli esterni, ragazzi per lo più giovanissimi, di vivere una giornata di festa, di gioia e di sport insieme a più di 150 detenuti.
Per quest’ultimi è stata invece l’occasione di respirare una giornata diversa, definita da qualcuno come “una giornata che sembrava normale”, in un luogo in cui la normalità rischia essere dimenticata. Un’occasione per diversi detenuti di tornare a giocare su un campo.
“Erano tre anni che non toccavo la terra di un campo.. Erano tre anni che in realtà non facevano niente qua fuori..”
Un evento aperto e chiuso dal Gruppo degli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini di Figline e Incisa Valdarno, che hanno portato colore nei grigi cortili del carcere, mentre nel campo da calcio ci pensava un pallone e delle divise sportive a far dimenticare chi fosse esterno e chi interno: per qualche ora si era semplicemente giocatori, spettatori e arbitri.
A fine giornata sei scombussolato. Ti rendi conto di aver passato diverse ore non con detenuti, ma con persone. Persone che non sono il loro reato. Sono Mohamed, Roberto, Gennaro… Sono persone non molto diverse da te, che ti interrogano sul “perché loro sì ed io no..”; sono persone che ti hanno fatto entrare in relazione con ciò che prima era sconosciuto e faceva paura; sono persone di cui riecheggia forte il loro “Grazie” per l’esserci stati.
Gianni Agostino
Segue servizio fotografico a cura di Fabio Salustri e Johnny Ghinassi.