Ciò che rafforza i legami

Ciò che rafforza i legami


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Figline Valdarno, 27 giugno 2024

Ringraziamo per la vostra presenza diventata ormai familiare! La vostra energia è virale e rafforza il legame della comunità di Bollate con l’intero territorio. Al prossimo anno!

Così il dott. Giorgio Leggieri, direttore della II Casa di Reclusione di Milano Bollate, al termine dell’VIII edizione di “Oltre la barriera. Una partita da vincere!” svoltasi lo scorso 13 giugno.

Basterebbero queste parole a suggellare la riuscita della manifestazione che da anni Rerum organizza nel carcere alla periferia di Milano, quest’anno attesa più che mai, visto il rinvio della prima data scelta (23 maggio) a causa del maltempo che ha colpito buona parte della Lombardia. Manifestazione che, nel corso del tempo, è cresciuta fino a diventare un quadrangolare di calcio nel campo sportivo nei pressi del IV Reparto e, contemporaneamente, un quadrangolare di pallavolo svoltosi al VI Reparto femminile.

Inutile descrivere la complessità dell’organizzazione, che ha visto la partecipazione di quasi 300 detenuti e detenute tra chi ha giocato e chi ha fatto da spettatore, oltre alle 60 persone giunte dall’esterno con un pullman dal Valdarno fiorentino o con mezzi propri.

Quello che contraddistingue “Oltre la barriera” è tutto contenuto nel titolo e lo svolgimento della manifestazione non è altro che la sua messa in pratica, con tutte le conseguenze positive che questo comporta. Si va “oltre” la barriera tra chi è interno e chi è esterno al carcere, tra le nazionalità, lo stato di vita, la religione di chi partecipa.

Non ultima la differenza di genere. A questo proposito, due piccole chicche: le squadre del torneo di pallavolo erano miste, uomini e donne interni ed esterni, e al torneo di calcio ha partecipato Fatima, una calciatrice afghana mussulmana. Ma più di qualunque descrizione, saranno le immagini a corredo a raccontare l’atmosfera che si è vissuta.

E, se il direttore Leggieri ha ringraziato l’Associazione Rerum per aver promosso e finalizzato l’evento, a noi il gratissimo compito di ringraziare chi l’ha reso possibile, a cominciare dalla Fondazione Migrantes che da sempre ci sostiene e incoraggia, la Polizia Penitenziaria e la comandante Samuela Cuccolo, l’Area Educativa del carcere, Roberto Bezzi, Catia Bianchi, Rossella Trovato, gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini di Figline Valdarno con la loro bravura e apporto di colore ed entusiasmo, la troupe Rai del Tg3 nazionale con il Caporedattore Gianni Bianco e, per concludere, (dulcis in fundo) gli artefici concreti e appassionati: Francesco Mondello e i suoi aiutanti. Insomma, la grande “rete” che consente di realizzare ogni anno “Oltre la barriera”.

Servizio fotografico a cura di Fabio Salustri.

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