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Rete Europea Risorse Umane (RERUM), è la naturale evoluzione dell’attività culturale, formativa ed artistica che, da oltre sette anni, l’Associazione ha svolto quale Centro Europeo Risorse Umane – sede di Firenze.

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ERUM è un’Associazione attiva in vari ambiti della sfera sociale: dallo sport allo spettacolo, dai festival alla discografia, dalla gestione di eventi all’organizzazione di convegni. Una rete che lega e accompagna operatori culturali, artisti e imprenditori, istituzioni ed enti; un luogo in cui convergono partner diversi che intendono dare un’etica al loro lavoro; una casa nella quale soggetti di varia natura interagiscono per il raggiungimento di obiettivi e valori comuni. 

L’Associazione ha come scopo la promozione di quelle attività che possono favorire la formazione globale della persona con particolare riferimento ai percorsi formativi – intesi nella loro varietà e molteplicità, – che consentono la piena realizzazione della risorsa umana per il bene proprio e della società.

In questo senso l’Associazione si impegna a operare a favore delle molteplici dimensioni della persona, tra cui quella culturale, artistica, sportiva, spirituale, sociale, economica, ecc.

Pertanto l’Associazione si impegna a costituire e rendere viva una rete composta da vari soggetti fisici e giuridici che pongono al centro del loro operare, nei loro specifici ambiti, i medesimi scopi in una prospettiva che riconosca quali valori fondanti la fraternità, l’ascolto, la condivisione, la cultura del dare. (…)

Art. 3 dello Statuto

E’ un Progetto che pur conscio delle sue proporzioni attinge a piene mani ad una concezione di ampissimo respiro intendendo offrire, attraverso le sue attività, una proposta formativa, culturale che guarda alla crescita integrale della persona. Realizza tutto ciò grazie ad una preziosa e ormai consolidata rete di collaboratori, partner ed amici.

Una significativa concretizzazione Rerum la sperimenta, ad esempio, nell’ambito dell’arte. Non intesa nel senso di arte piegata alle necessità di un’idea, per quanto sublime possa essere, ma in quanto portatrice, attraverso la peculiarità della sua forma, dei valori costitutivi dell’uomo stesso e quindi formatrice, prima di tutto, dell’uomo intero.

La società, in effetti, ha bisogno di artisti, come ha bisogno di scienziati, di tecnici, di lavoratori, di professionisti, di testimoni della fede, di maestri, di padri e di madri, che garantiscano la crescita della persona e lo sviluppo della comunità attraverso quell’altissima forma di arte che è «l’arte educativa».
Nel vasto panorama culturale di ogni nazione, gli artisti hanno il loro specifico posto. Proprio mentre obbediscono al loro estro, nella realizzazione di opere veramente valide e belle, essi non solo arricchiscono il patrimonio culturale di ciascuna nazione e dell’intera umanità, ma rendono anche un servizio sociale qualificato a vantaggio del bene comune.
(…) C’è dunque un’etica, anzi una « spiritualità » del servizio artistico, che a suo modo contribuisce alla vita e alla rinascita di un popolo.
(Giovanni Paolo II – Lettera agli artisti, 1999)

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